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La ricerca

Giovane, colto, europeo e spesso donna: questo è l’identikit che emerge dal Primo Rapporto sul Turismo Musicale in Italia realizzato nell’ambito del progetto “Note in Viaggio” in collaborazione con Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura.

Si tratta di un pubblico di appassionati per i quali la musica - nell’ascolto e nella pratica - è parte integrante della quotidianità. Il 76% dei turisti musicali intervistati infatti ascolta musica tutti i giorni e ricerca quindi questa abitudine di consumo anche attraverso il viaggio.

Circa il 60% circa dei rispondenti inoltre da bambino è stato abitualmente accompagnato dalla famiglia ad assistere a concerti di musica classica o a spettacoli lirici e l’80% ha una formazione musicale di qualche tipo. Vi è quindi una marcata abitudine al consumo musicale, indotta soprattutto dalle abitudini familiari.

Da un punto di vista di organizzazione del viaggio, il mercato si divide in due grandi tipologie: chi si organizza in autonomia (circa l’80% degli intervistati) e chi si affida invece all’esperienza di agenzie, tour operator specializzati oppure associazioni musicali.

Il pubblico più giovane tende maggiormente all’auto-organizzazione mentre i turisti più maturi, e anche con maggiore capacità di spesa, tendono a rivolgersi a operatori dedicati che all’estero, più che in Italia, sono numerosi e solidi di una clientela fedele e consolidata.

Che si tratti di turisti fai da te o all-inclusive, italiani o stranieri, i turisti musicali sono, più di altri, un pubblico esigente: alla ricerca di un’alta qualità sia del servizio turistico sia dell’esperienza musicale.

Al di là dell’evento musicale, il turista cerca un’offerta culturale interessante e ama abbinare alla musica anche esperienze enogastronomiche di qualità e rappresentative dei territori che visita: in questo contesto le occasioni musicali organizzate in luoghi speciali come dimore, ville storiche e castelli o addirittura in tenute vinicole di pregio esercitano un appeal crescente e sono in grado di avvicinare al turismo musicale anche un più generico pubblico di non esperti. Una condizione, quest’ultima, che per verificarsi ha però bisogno di strategie di promozione ben mirate. Nello scegliere la meta e il viaggio la principale fonte utilizzata per raccogliere informazioni è infatti sempre di più il web (72% dei rispondenti), sia per gli italiani che per gli stranieri, un dato che se da un lato conferma la scelta sempre più frequente del turista di organizzare i viaggi in autonomia, dall’altro impone alla destinazione/evento strategie di promo-commercializzazione online mirate e un buon presidio dei canali social.

Il turista musicale ascolta musica

Il turista musicale ascolta musica

I luoghi in cui il turista musicale fruisce di musica