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Turismo musicale - un mercato da scoprire

Se c’è un’arte che davvero è sottofondo della vita di tutti, a qualsiasi età ed in qualunque luogo del mondo, questa è la musica.

Luca Pollini

Se c’è un’arte che davvero è sottofondo della vita di tutti, a qualsiasi età ed in qualunque luogo del mondo, questa è la musica. Ed è anche un terreno di comunicazione e di promozione turistica mai abbastanza valorizzato in Italia. Il Veneto - prima regione turistica in Italia per numero di arrivi, oltre 19 milioni e mezzo, e di presenze, oltre 69 milioni l’anno (dati 2018) - s’è fatto parte diligente nel cercare nuove forme di attrattività a partire dall’offerta musicale soprattutto classica, in un territorio che ha dato natali a figure eccellenti come Antonio Vivaldi, Lorenzo Da Ponte, Benedetto Marcello, Claudio Monteverdi, che ospita stagioni d’opera eccezionali all’Arena di Verona e alla Fenice di Venezia, la città più amata dai musicisti di tutto il mondo.

LA REGIONE VENETO
Va in questa direzione l’esperienza di "Note in viaggio", progetto della Regione Veneto che tra il 2018 e il 2019 ha dato vita alla formazione di un folto gruppo di partecipanti e alla costruzione di itinerari esperienziali, attraverso l’adesione di partner aziendali, partner di rete e operativi col coordinamento di Cuoa business school.
Perchè quello del turismo musicale è un mercato largamente inesplorato - contrariamente a quanto avviene in Austria e Germania o anche negli Stati Uniti - legato a vicende episodiche, alla fruizione di singole offerte di festival o spettacoli, all’iniziativa isolata di qualche tour operator sensibile al tema.
Il progetto Note in viaggio, vissuto dal di dentro, è stato scandito da alcuni momenti molto intensi a partire dall’indagine ( la prima in Italia) della Fondazione Santagata/Cuoa sul turismo musicale, su chi si sposta, sul come e sul perchè; su come ci si informa, su come si crea l’abitudine alla musica, su cosa ci si aspetta da una destinazione musicale.

LA PRIMA RICERCA
Il rapporto, divenuto poi un saggio “Note in Viaggio. Reti e strategie per il turismo musicale in Italia”, edito da Marsilio e curato dalla prof.Martha Friel, ci dice che il turista musicale è mediamente giovane, colto, di matrice europea, con prevalenza delle donne. Non solo: per l’82 per cento questo turista si sposta in autonomia, viaggia in coppia e con amici, disposto anche a spendere per una offerta di qualità specie in chi segue la classica e l’operistica. Solo il 12 per cento si muove sulle indicazioni di associazioni o gruppi musicali, pochi ancora quelli che si rivolgono a tour operator di settore pur molto attivi nell’incoming di stranieri in quella Italia che è destinazione preferita da tedeschi, austriaci, inglesi e francesi per offerta musicale. Intercettare il pubblico italiano e straniero è la scommessa di questo progetto, anche sul fronte degli addetti al turismo e delle amministrazioni pubbliche che non hanno ancora colto l’importanza di una nicchia - lo è solo per ora- così interessante.

TRE ITINERARI PILOTA
Le fasi successive hanno incrociato molti momenti didattici e di formazione alla costruzione - formulata con la progettazione partecipata - di tre itinerari pilota in Veneto che avessero una identità musicale, un contorno culturale attrattivo e occasioni di turismo esperienziale, incrociando anche i temi dell’enogastronomia, dell’artigianato, dell’architettura.
Tra la primavera e l’estate del 2019 si sono realizzate così tre ”prove“di itinerario testate ciascuna da una decina di partecipanti: la musica sui paesaggi di Palladio, nella provincia pedemontana di Vicenza, con visite a ville palladiane, al castello di Thiene, concerti dal vivo, tappa in cantine e in liuteria; i luoghi di Lorenzo Da Ponte, il librettista di Mozart, tra Portogruaro, Vittorio Veneto e Venezia, alla scoperta di festival musicali, collezionisti di cimeli di classica, scenari storici e prodotti enogastronomici; infine la provincia di Verona come terra di marmo rosso, vini di qualità attorno al fulcro della stagione operistica dell’Arena e a quella invernale del teatro Filarmonico.
Tra elementi di ricchezza e alcune criticità, i tre itinerari potrebbero essere il punto di partenza per provare a sviluppare - attraverso anche la formula del Club di prodotto - forme di turismo musicale innovative e non episodiche.
(ha collaborato Nicoletta Martelletto)

Turismo musicale - un  mercato da scoprire