Strumenti di ghiaccio per concerti sottozero
Note in
viaggio
Itinerari formativi esperienziali
per valorizzare l’offerta
musicale del Veneto
Strumenti di ghiaccio per concerti sottozero
A sostenerlo è Tim Linhart, scultore americano originario del New Messico, che da 36 anni dedica la sua opera al ghiaccio. Non solo realizza sculture, ma strumenti musicali. Strumenti veri e propri, semi-trasparenti hanno una particolare sonorità cristalline e limpide capaci di spaziare tra tonalità acute a suoni profondi e intensi. E per ascoltare il loro suono Ponte di legno, località sciistica in provincia di Brescia situata all’estremità settentrionale della Valle Camonica, ha realizzato un vero e proprio teatro di ghiaccio a 2.600 metri d’altezza che da gennaio a marzo ha ospitato l’Ice-Music Festival, giunto alla seconda edizione, una serie di concerti suonati nel ghiaccio e col ghiaccio.
52 concerti per tutti i gusti
Violini, viole, violoncelli, contrabbassi, flauti di pan, chitarre, uno xilofono, percussioni per un totale di sedici strumenti realizzati col ghiaccio da Linhart hanno suonato musica classica, contemporanea, jazz, pop, rock e folk, spaziando tra tonalità acute e suoni profondi e intensi. Insomma, un calendario che ha soddisfatto tutte le esigenze e che ha fatto registrare il pienone nei 52 concerti programmati tra gennaio e marzo. Prezzo del biglietto 25 euro, sono disponibili anche diversi pacchetti che comprendono la cena in alta quota e la possibilità di pernottare all’interno di un’igloo: l'artista Ivan Mariotti ha realizzato a 2750 metri di altezza tre eleganti stanze-igloo dotate di ogni comfort (per prenotazioni, Rifugio Capanne Presena: 0463 808001).
Alla fine tutto si scioglie
L’Ice Dome – come è stata ribattezzata la struttura igloo che ha ospitato i concerti - è un edificio capace di 300 posti (capienza aumentata di cento posti rispetto la prima edizione) raggiungibile in cabinovia dal Passo dal Tonale che concilia i bisogni del pubblico, dei musicisti e degli strumenti di ghiaccio. Strumenti che – come è facile comprendere – sono parecchio influenzati dalle condizioni che li circondano. Il design della struttura ha però permesso una ventilazione naturale del caldo emanato dal respiro degli spettatori, conducendolo verso l’alto e quindi all’esterno, mentre agli strumenti è garantita sempre la circolazione di aria fredda all’altezza del palcoscenico.
Con l’arrivo della bella stagione l’Ice Dome segue il corso della natura. Il ghiaccio si scioglie con il rialzo delle temperature, ma visto il successo decretato non solo dal pubblico ma anche dagli artisti e dai musicisti, il progetto riprenderà forma questo è sicuro, nel prossimo inverno. (info: https://www.pontedilegnotonale.com/it/ice-music-festival).