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LUCCA E LE DIMORE DI GIACOMO PUCCINI

La musica a Lucca vanta fin da Medioevo una tradizione di tutto rispetto, la cui incidenza sociale e l’alto grado di civiltà raggiunto sono pari soltanto alla ricchezza dell’offerta di occasioni d’ascolto e alla secolare attenzione rivolta alla formazione di nuove leve artistiche.

Luca Pollini

Le più importanti feste religiose e politiche erano sempre accompagnate da un’adeguata colonna sonora, spesso affidata a musicisti che si tramandavano il mestiere di padre in figlio: i Dorati, i Guami, i Boccherini e, naturalmente, i Puccini. 

Il rifugio sul lago
Ancora oggi a Lucca e provincia pullulano iniziative musicali grandi e piccole, tra queste la più importante è il Festival Pucciniano di Torre del Lago, località dove Giacomo Puccini visse dal 1891 al 1921. Il suo villino (www.giacomopuccini.it/villa-puccini) in origine una tenuta di caccia dei Borbone, conserva ancora l’arredamento originale, manoscritti, fotografie, l’imponente raccolta di fucili e il pianoforte con gli smorzatori per lavorare la notte. Nella cappella oltre al maestro vi sono sepolti la moglie Elvira e il figlio Antonio. Nel 1930, sei anni dopo la morte del compositore, Pietro Mascagni e Giovacchino Forzano misero in scena sulle rive del lago di Massaciuccoli la Bohéme. Ebbe così inizio il Festival Pucciniano di Torre del Lago che negli anni ha visto i maggiori divi del bel canto calcare il palcoscenico, tra questi Mario Del Monaco lo scelse per l’addio alla carriera; Tito Gobbi per il debutto da regista in Tosca; fino ad Andrea Bocelli per il suo primo concerto tutto dedicato alle arie d’opera.

La casa di Lucca
Altro reliquario pucciniano è la casa di Lucca dove il compositore nacque e abitò prima di trasferirsi a Milano e che oggi è il cuore del Puccini Museum (www.puccinimuseum.org), complesso museale articolato che ripercorre le tracce lasciate dal compositore offrendo a tutti la possibilità di conoscere i diversi momenti della biografia del Maestro in stretta correlazione con i luoghi, dove visse e compose molti dei suoi capolavori.

Ai margini della pineta di Viareggio si trova la villa fatta costruire quando l’apertura di una rumorosissima fabbrica per la lavorazione della torba lo spinse a lasciare Torre. Ma non è aperta al pubblico, così come non lo è Villa di Chiatri, piccolo borgo sulle colline di Massarosa, a ridosso delle Apuane, dove nel 1898 Puccini acquistò un casolare immerso nei lecci, presto abbandonato. 

Puccini descriveva così il panorama: “Di lassù si scorge un incanto: la costa, da Livorno a Spezia; l'Arno e il Serchio; la Corsica, in tempo chiaro, le isole di Gorgona e Capraia, ed anche la macchia di San Rossore, Migliarino e la macchia lucchese dei Borboni”. L’abitazione è di proprietà privata, ma una gita da Massarosa a Chiatri può offrire uno sguardo inedito sulla vita del compositore e sul suo continuo desiderio di pace e tranquillità. 

Il paese dei Puccini
In Garfagnana, in una frazione di Pescaglia della Celle dei Puccini, si trova infine la casa cinquecentesca da cui provenivano gli avi del Maestro e dove lui stesso – da ragazzino – trascorreva le vacanze. Qui è nato il nonno, si chiamava anche lui Giacomo, e qui il pronipote Giacomo passò molta parte della sua infanzia. All’interno del Museo Casa dei Puccini - istituito nel 1976 grazie all’impegno dell’Associazione lucchesi nel mondo (www.lucchesinelmondo.it/museocelle) sono raccolti cimeli pucciniani donati dall’Associazione stessa e dalle nipoti di Giacomo Puccini (figlie della sorella Ramelde) Alba e Nelda Franceschini.

 

LUCCA E LE DIMORE  DI GIACOMO PUCCINI
LUCCA E LE DIMORE  DI GIACOMO PUCCINI
LUCCA E LE DIMORE  DI GIACOMO PUCCINI