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LA TOSCANA DI ENRICO CARUSO TRA MARE, TERME, VILLE E TEATRI

Di Luca Pollini

“Sogno di tornare in Toscana, dove l’aria è secca e dove spero di ristabilirmi completamente”. 

A scriverlo è Enrico Caruso quando – stanco e provato da un lungo periodo di malattia trascorso tra New York a causa di una pleurite – sta passando il periodo di convalescenza a Napoli sua città natale. Conta i giorni, non vede l’ora di fare i bagagli e trasferirsi perché - come facilmente intuibile da queste poche ma simboliche parole scritte - il tenore è affezionato alla Toscana, in particolare ad alcune località, che possono essere visitate seguendo questo itinerario.

Livorno e l’amore per Ada
Il tour sulle tracce del grande tenore inizia da Livorno. È l’estate del 1897, Enrico Caruso ha 24 anni e non è ancora il tenore più famoso del mondo. Arriva a Livorno per interpretare La Bohéme al Teatro Goldoni. Sul palco, nel ruolo di Mimì, lo affianca Ada Giachetti, 22 anni, già sposata e con un figlio, e sorella maggiore di Rina, anche lei soprano. È l’inizio di una lunga e tormentata storia d’amore, per cui Ada abbandona il marito l’anno successivo quando la coppia viene chiamata ancora a esibirsi a Livorno – questa volta al Politeama – prima ne La Traviata, poi ancora ne La Bohéme. Donna di gran fascino per bellezza e spirito ed esperta del mondo del teatro, riesce a indirizzare il suo amante sulla via della celebrità, diventando la persona più importante nella vita del giovane tenore. Anche Rina rimane colpita dal fascino di Caruso: quando lo vede per la prima volta ha solo 16 anni e prova per lui una grande simpatia che si trasforma in un amore mai corrisposto. 

Caruso adorava anche camminare sul lungomare - una passeggiata che si snoda per diversi chilometri partendo dalla zona portuale fino a raggiungere l’abitato di Antignano – dove incontrava gli amici e colleghi come Mascagni e Puccini.

In Versilia a passeggio con Puccini
E a proposito di costa e mare, tra i luoghi cari di Caruso non si può ignorare la Versilia dove in riva al lago di Massaciuccoli il tenore incontra per la prima volta il maestro Giacomo Puccini, che ama andare a caccia nella zona paludosa. Tra i due si instaura da subito un’amicizia e un’ammirazione reciproca, passano assieme parecchio tempo sia a tavola sia passeggiando nella natura nei dintorni di Torre del Lago e Viareggio, dove Caruso più tardi torna a soggiornare in estate anche con la famiglia. Si dice che quando Puccini sentì cantare Caruso domandò incredulo: «Ma chi ti ha mandato, Dio?».

A Montecatini solo relax
Caruso soggiorna nella città di Montecatini diverse volte ma, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si è mai esibito tranne un’unica volta al Teatro Olimpia, per sostituire un cantante colto da improvviso malessere e salvando così la serata. All’inizio non viene riconosciuto dal pubblico ma, non appena inizia a cantare, iniziano gli le grida di ammirazione e gli applausi a scena aperta. Frequenta lo stabilimento Tettuccio dove passa il tempo a disegnare caricature delle persone che incontra alle terme.

Due ville fuori Firenze
Grazie a una strepitosa carriera internazionale Caruso possiede una discreta fortuna. Buona parte dei suoi guadagni li investe in immobili, tra questi alcuni li acquista in Toscana, terra che continua ad ammaliarlo anche oltreoceano. Nel 1904 compra Villa i Pini alle Panche, nella zona di Sesto Fiorentino dove - prima di andarci a vivere con la moglie Dorothy Benjamin - fa realizzare un ampio giardino all’italiana. Pochi anni dopo acquista anche una villa a Lastra a Signa circondata da terreni e giardini, disegnati dallo stesso architetto alle dipendenze della famiglia Medici. La villa, che chiama Bellosguardo, oggi ospita un museo a lui dedicato (www.villacaruso.it) dove sono custoditi cimeli, fotografie, oggetti personali e costumi di scena donati dal Centro studi carusiani, ma anche una raccolta di dischi incisi da Caruso e un percorso interattivo in cui si può ascoltare la voce del tenore.

LA TOSCANA DI ENRICO CARUSO TRA MARE, TERME, VILLE E TEATRI
LA TOSCANA DI ENRICO CARUSO TRA MARE, TERME, VILLE E TEATRI
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