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LA MUSICA, COLONNA SONORA DI UNA VACANZA DIVERSA

Intervista a Claudio Sartorato, operatore dello spettacolo

"È il valore aggiunto di un tour turistico. Ha il potere di trasfigurare un luogo e di creare emozioni indelebili. E diventa una esperienza unica. Lo abbiamo provato anche noi in alcuni luoghi del Veneto"

Luca Pollini

Il potere evocativo della musica è, nel mondo del turismo, un alleato naturale. Suscita curiosità, crea atmosfere e spiana la strada alla costruzione di un percorso che porti alla conoscenza di un territorio.

C’è una doppia attesa in un turista che, sulla base delle proprie conoscenze, cerca un riscontro legato alla musica ma anche alla cultura che l’ha fatta nascere.

Lo sa bene Claudio Sartorato, professionista del mondo dello spettacolo, già primo direttore del nuovo Teatro Comunale di Vicenza e poi direttore artistico del Teatro Sociale di Rovigo, che da sempre ha a che fare col pubblico, gli artisti, in un incontro magico tra  sensibilità individuali, prodotti, impatto esperienziale con risultati diversi ogni volta a seconda dei numeri, delle condizioni ambientali, della capacità di comunicare ed esprimere emozioni in artisti e musicisti.

Sartorato, quando conta la musica nel produrre una esperienza emozionale?

Tantissimo. In un bel film la colonna sonora rappresenta il 30% del film stesso. Facciamo la prova con un  film del genere horror: se togliamo l’audio con note, rumori ed effetti special, scopriremmo di potervi assistere senza alcun sobbalzo sulla sedia o brivido lungo la schiena.

Un evento musicale dunque è una sorta di unicum ogni volta? Con una marcia in più?

Esecutori a parte, è condizionato dal luogo, ma anche dalla tipologia, dal numero di chi vi partecipa come fruitore. Diciamo che è un evento imprevedibile nella sua prevedibilità. E con riferimento alla esperienza condotta nel costruire i percorsi di Note in Viaggio, mi sono fatto l’idea che se l’interesse del turista è di natura squisitamente paesaggistica la conseguenza dell’intervento musicale avrà lo stesso medesimo risultato della colonna sonora del film ovvero migliorerà sensibilmente la percezione del luogo. E la arricchirà delle emozioni o sensazioni che la musica produrrà sull’ascoltatore. Si vivrà così un'esperienza turistica altamente gradevole.

Parliamo del rapporto tra musica e location sullo sfondo.

Importantissimo. Chi, da turista appassionato di musica visita un castello medievale, non si accontenterà di spiegazioni storico-culturali ma si aspetterà un concerto di musiche di corte o medievali. Il fatto che queste vengano eseguite al suo interno non potrà far altro che soddisfare delle aspettative e il luogo servirà a rafforzare il focus cercato da questo tipo di turista. Lo stesso accade per chi visita una villa veneta, sente quasi il bisogno di ascoltare in sottofondo musiche di Vivaldi.

Nella costruzione dei tre tour di “Note in viaggio” sono stati studiati percorsi diversi per provincie ma anche per tipologia di musica. Ci spiega?

Abbiamo provato a tracciare un tour tematico “Così fan tutti”, di diretto richiamo alla figura di Lorenzo Da Ponte, acclamato librettista del più famoso operista Wolfgang Amadeus Mozart di cui si va a parafrasare il titolo di una sua opera. I luoghi del vissuto di Da Ponte divengono supporto alla possibilità di ascoltare o contestualizzare degli eventi che disegnano la sua biografia librettistico musicale. L’itinerario tra Portogruaro, Vittorio Veneto e Venezia combacia con la conoscenza del territorio sotto i vari aspetti del turismo tradizionale comuni a tutti i progetti.

In provincia di Vicenza invece ci sono le dimore palladiane…

In “Music in Palladio’s landscape”, il secondo tour, la partita viene giocata in parità tra pregevolezze architettoniche e la musica del tempo. Oltre che tra laboratori artigiani e cantine. Il turista viene coccolato in un viaggio immersivo tra suoni e segni di un’epoca straordinaria per il Veneto.

Verona, ovvero lieti calici e lirica. Su cosa avete puntato?

Nel terzo tour la presenza di Verona, secondo attrattore turistico veneto dopo Venezia, la parte del leone viene rappresentata dalla lirica che trova nel festival areniano il principale attore e che, grazie al territorio cosparso di vigneti e splendide cantine, consente al turista musicale di non limitare la propria presenza al periodo estivo, ma ampliarla anche in altri periodi grazie al Teatro Filarmonico che continua l’attività artistica nel resto dell’anno. Questo non vieta che le performance della lirica possano venir proposte direttamente nelle cantine, compatibilmente con le esigenze logistiche.

Pensa che ogni provincia abbia qualcosa da offrire in questo campo?

Gli esempi musicali inseriti nelle pagine degli  itinerari turistici del portale hanno la semplice funzione di richiamo delle opportunità che dei tour musicali, pur con diverse caratteristiche, sono in grado di offrire. Ma molti altri se ne  possono costruire con stagioni musicali di qualità già esistenti ma mai messe a rete in Veneto.

LA MUSICA, COLONNA SONORA  DI UNA VACANZA DIVERSA