JIM MORRISSON E FREDDIE MERCURY QUANTO IL TURISMO SI FA ROCK
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JIM MORRISSON E FREDDIE MERCURY QUANTO IL TURISMO SI FA ROCK
Luca Pollini
La conferma la si ha a Parigi, al cimitero Père Lachaise. Entrando dalla porta principale, sul boulevard de Menilmontant, si vedono decine di scritte con un solo nome, Jim, con sotto delle frecce. Sono le indicazioni fatte dai fan che portano alla tomba di Jim Morrison, morto a Parigi il 3 luglio del 1971, nella sua casa a Rue Beautreillis, nel quarto arrondissement. La sua tomba è diventata un luogo d’incontro: ogni giorno è un pellegrinaggio di persone che si siedono a bere una birra, ascoltare musica, fumare. E anno dopo anno, dicono i custodi, i fan che rendono omaggio al leader dei Doors sono sempre di più. Da vivo come da morto Morrison è la trasgressione: circola voce che alcuni si fermino anche la notte, nascondendosi durante il giro d’ispezione dei guardiani prima della chiusura del cimitero.
L’esilio dei Rolling Stones
In Francia si trova un altro luogo maledetto del rock: è Villa Nellcôte a Villefranche-sur-Mer vicino a Nizza, dove nel 1971 i Rolling Stones hanno vissuto per da aprile a ottobre e hanno scritto e inciso uno dei loro album più belli, Exile On Main St. Nellcote è una villa splendida, con un panorama mozzafiato che Keith Richards affitta ai primi di aprile 1971 al prezzo di 2400 dollari la settimana, che – oltre che sala d’incisione – si trasforma in un centro di feste e deliri vari, con ospiti di ogni genere che si insediano anche per lunghi periodi, da Eric Clapton a Paul McCartney. Il tutto contornato dalla stesura e dalle session per un album considerato una pietra miliare del rock.
Montreux omaggia Mercury e i Deep Purple
Nella tranquilla cittadina svizzera di Montreux si trovano due luoghi cult del rock: il primo, nella piazza in prossimità della riva, è la statua di Freddie Mercury, alta 3 metri. Omaggio del comune al leader dei Queen che, dopo aver saputo di essere malato di Aids, aveva deciso di trascorrere qui gli ultimi anni della sua vita. A settembre si tiene il Freddie Mercury Memorial Day, durante il quale è possibile prendere diretto contatto con gli ambienti del lungo soggiorno svizzero del cantante, come ad esempio la Duck House, quella che fu la sua abitazione. L’altro si trova sull’ingresso del mercato coperto in riva al lago, dove è appesa una grande insegna con scritto Smoke On The Water, come il titolo della canzone dei Deep Purple. Il brano, infatti, narra un episodio avvenuto a Montreux nel 1971, quando un fan di Frank Zappa sparò un razzo all’interno del Casinò incendiandolo.
Ad Amsterdam l’hotel “della pace”
La 702 dell’Hotel Hilton di Amsterdam è considerata la camera d’hotel più famosa del rock: è stata teatro, nel 1969, del bed-in for peace, la performance di John Lennon e Yoko Ono in favore della pace. Dal 25 al 31 marzo Lennon e sua moglie sono rimasti a letto a parlare di pace, alla presenza di numerosissimi giornalisti. Nella stanza sono esposte le foto dell’evento e i cartelli originali. Sempre in quell’occasione viene scritta Give Peace A Chance, considerato in tutto il mondo l’unico inno pacifista.