IL QUARTETTO DI MILANO GUARDA AI GIOVANI
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viaggio
Itinerari formativi esperienziali
per valorizzare l’offerta
musicale del Veneto
IL QUARTETTO DI MILANO GUARDA AI GIOVANI
Il Canto della Rinascita apre il 6 ottobre al Conservatorio Verdi di Milano la stagione della Società del Quartetto (www.quartettomilano.it): una nuova commissione con musiche inedite composte dal nove compositori - Paolo Arcà, Marco Betta, Carlo Boccadoro, Silvia Colasanti, Michele Dall’Ongaro, Matteo D’Amico, Ivan Fedele, Carlo Galante e Fabio Vacchi – eseguite dall’Ensamble dei Sentieri Selvaggi diretti da Carlo Boccadoro, con le voci di Monica Bacelli e Elio De Capitani.
L’istituzione guidata da Ilaria Borletti Buitoni - manager culturale da sempre impegnata nella difesa non solo del patrimonio musicale ma anche artistico, paesaggistico, umanitario – vuole, per sua stessa ammissione, lanciare un messaggio di speranza attraverso la musica, linguaggio universale che da sempre racconta le rinascite con pagine indimenticabili. Ma non solo: con la nuova stagione il Quartetto punta decisamente a rendere attraente un mondo classico ancora troppo distante dai giovani, senza per questo abdicare alla tradizione e tanto meno all’eccellenza delle scelte. Il nuovo orientamento lo si è capito già dalla massiccia campagna di comunicazione multisoggetto, che racconta il ruolo della musica nella vita di ognuno e che usa i social come principale canale sia attirare nuove utenze sia per tenere vivo il rapporto con gli abbonati.
Una stagione divisa in due
La stagione è divisa in due fasi, la prima si chiama Preludi d’autunno e vede in calendario cinque concerti di piano eseguiti da Andrea Lucchesini, Pietro De Maria, Gabriele Carcano, Benedetto Lupo e Filippo Gorini. Il 19 gennaio 2021 si apre la seconda fase che prevede anche concerti con ospiti internazionali, tra questi il pianista francese Pierre-Laurent Aimard il Quartetto Aris da Francoforte; la violinista russa Viktoria Mullova.
Sempre nell’ottica di attrarre un nuovo pubblico, sono allo studio sinergie con altre istituzioni come l’Università Bicocca, e si sta mettendo a punto concerti di piccoli ensamble in spazi non convenzionali come carceri, ospedali e case di riposo. È pronto il progetto MuMu, Musica al Museo, che prevede visite guidate a capolavori custoditi in collezioni museali con relativo concerto davanti a un’opera d’arte.