C’È SEMPRE LA MUSICA NEL DNA DI PARMA
Note in
viaggio
Itinerari formativi esperienziali
per valorizzare l’offerta
musicale del Veneto
C’È SEMPRE LA MUSICA NEL DNA DI PARMA
Luca Pollini
E specialmente nell’anno in cui la città è capitale italiana della Cultura, la musica riveste un ruolo da protagonista.
Il progetto Parma Musica Giovane 2020, varato dal Comune, ha come obiettivo quello di offrire nuove opportunità per incentivare i giovani under 35 a far musica svolgendo – in diversi luoghi della città - eventi culturali e musicali senza l’aggravio economico della relazione di impatto acustico, messa a disposizione dal Comune stesso.
Giovani e musica, incontri in città
È un progetto unico nel suo genere in Italia che ha il duplice scopo di promuovere la musica e favorire l’aggregazione giovanile sul territorio, del quale possono beneficiare associazioni giovanili, associazioni studentesche dell’Università di Parma, scuole secondarie di primo e secondo grado del Comune e gruppi informali under 35.
Il progetto valorizza i centri dei giovani come fucine culturali e favorisce diverso modo di produrre cultura. Sul Portale Giovani del Comune di Parma (https://www.comune.parma.it/giovani-a-parma/) è attiva un’apposita sezione dove sono presenti tutte le informazioni utili sul progetto.
I musei da scoprire fuori porta
E poi c’è tutto il resto del territorio Dei siti museali dedicati a Verdi ne abbiano parlato nel servizio I musei delle voci. Ora visitiamo gli altri siti dedicati alla musica, in tutte le sue forme.
All’interno del Castello di Noceto c’è il Museo del Disco e della Liuteria dove è esposta un importante collezione degli strumenti ad arco ed a pizzico realizzati dal maestro Renato Scrollavezza, oltre a quelli costruiti dai membri della Liuteria Parmense. Nella stanza successiva c’è una discoteca costituita da una raccolta di dischi a 78 e 33 giri in vinile, a tema prevalentemente concertistico e del melodramma. Il Museo è articolato mediante un percorso composto da varie postazioni informatiche di ascolto. I locali del torrione del Castello ospitano la Scuola internazionale di liuteria Scrollavezza, fondata come scuola di liuteria in Parma in seno al Conservatorio Arrigo Boito nel 1975 ed ora una delle più importanti realtà di formazione nel campo della liuteria. (info http://www.museiparma.it/site/?page_id=648)
Dal fonografo all’Mp3
La Casa del Suono ha sede nel suggestivo spazio della ex-chiesa di Santa Elisabetta e nasce con l’ambizione di riflettere sul nostro modo di ascoltare e intendere la musica. È dedicata a tutti coloro che oggi ascoltano musica e suoni trasmessi da strumenti tecnologici. Il percorso museale che propone è quello della storia e della evoluzione degli strumenti di riproduzione - della musica, dal fonografo al grammofono, dalla radio al magnetofono, dal compact disc all’iPod, fino al file audio. Al suo interno accoglie una preziosa raccolta di fonoriproduttori, nonché strutture dotate di innovativi impianti di riproduzione sonora e servizi dedicati alla ricerca scientifica e artistica, alla didattica e alla divulgazione (http://www.casadelsuono.it/project/default.asp).
Il Museo Storico del Conservatorio Riccardo Barilla raccoglie le donazioni dei musicisti che vi studiarono e vi insegnarono. Attraverso diverse testimonianze bibliografiche, archivistiche, di strumenti musicali e di oggetti museali, sono documentate le relazioni in ambito locale, italiano e internazionale, dell’insegnamento e dell’attività musicale in città. Il Museo comprende gli studi “Arrigo Boito” e “Arturo Toscanini”, la collezione di strumenti musicali, l’archivio fotografico, le altre donazioni. Da non perdere questi strumenti in particolare: un fortepiano Erard del 1804, un contrabbasso Maggini, un contrabbasso settecentesco di scuola veneziana e un’arpa cromatica, l’organo cinquecentesco di Claudio Merulo (https://www.conservatorio.pr.it/en/museo-riccardo-barilla/).
Cantoni, l’orchestra in famiglia
Nelle stanze del Museo Cantoni sono raccolti gli strumenti musicali appartenuti alla famiglia - Giuseppe Cantoni è stato un suonatore di filicorno che avviò i suoi 14 figli allo studio di altri strumenti a fiato con l’intento di creare una formazione musicale interamente composta da membri della sua famiglia, che chiamò Concerto Cantoni - partiture musicali manoscritte, foto dei gruppi strumentali durante sagre e manifestazioni di paese. L’ambiente espositivo ripropone l’atmosfera delle antiche balere. Le origini del Concerto Cantoni risalgono attorno al 1861 anno in cui Giuseppe fonda Casale di Mezzani il Concerto a fiato assieme a validi musicisti della zona. Il museo di trova a Coltaro, frazione del Comune di Sissa (http://www.museiparma.it/site/?page_id=424).
Il Museo dell’Opera - in Piazzale San Francesco 1, in pieno centro storico - prende spunto dalla tradizione lirica di Parma per ripercorrere quattro secoli di storia del teatro d’opera, attraverso i temi, i luoghi e i protagonisti che ne hanno segnato il cammino dalle origini fino ai giorni nostri. Sono inoltre esposti documenti, oggetti, immagini e musiche provenienti dalla Mostra organizzata in occasione del Centenario della nascita di Giuseppe Verdi (http://www.operamuseo.parma.it/musica/default.asp).